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I Millennials e i benefit aziendali: una differenza generazionale

Data ultimo aggiornamento 9 dic 2024
Tempo di lettura: 3 minuti
I Millennials sono i talenti del nuovo millennio. Quali sono le chiavi del successo di attrarre e soprattutto, tenerli!

Con il termine Generazione Y, (conosciuta anche come Millennial Generation, Generation Next o Net Generation) si definisce la generazione del nuovo millennio. Gli appartenenti ad essa, chiamati Millennials o Echo Boomers, sono coloro che sono nati tra i primi anni ’80 e i primi anni 2000 nel mondo occidentale.  

I millennials e i benefit aziendali sono diventati un argomento cruciale soprattutto in tema di recruiting e conservazione di questi nuovi dipendenti.

Le aspettative dei millennialssono molto diverse da quelle di altre generazioni. Queste differenze dipendono da differenti motivi: hanno ad esempio diverse preferenze nelle modalità di lavoro, si gestiscono in modo diverso e vogliono essere premiati in modo diverso, inoltre preferiscono modi diversi con cui comunicare o essere premiati. Non stupisce quindi che abbiano aspettative diverse anche a livello di benefit aziendali.

 

Quali sono le caratteristiche di questa nuova generazione? Come arrivare ad essere in linea con le loro aspettative? Continua a leggere per scoprirlo!

I millennials e l’evoluzione del lavoro

L’istituto di ricerca ADP ha pubblicato un rapporto “ The Evolution of Work: The Changing Nature of the Global Workplace” sottolineando che molte delle tendenze sul posto di lavoro sono guidate dai millennials.

 

Scopriamo alcune di queste nuove tendenze

Significato del proprio lavoro

I millennials vogliono essere ricompensati in modo giusto, ma vogliono anche fare un lavoro che li gratifichi e che abbia un significato – un lavoro che abbia un impatto positivo sulla comunità e che faccia la differenza nel mondo. Le aziende che offrono solo una remunerazione a livello monetario si troveranno ad affrontare numerose sfide quando si tratta di recruiting e di conservazione dei talenti.

Flessibilità sul posto di lavoro

L’equilibrio tra vita e lavoro è una preoccupazione per i millennials. Preferirebbero avere più scelte su dove e quando lavorare. Le aziende che cercano di reclutare i millennials dovrebbero impegnarsi ad adottare dei sistemi e delle politiche in grado di sostenere le crescenti richieste di flessibilità.

Trasformazione digitale

I millennials sono la generazione più tecnologica nel mondo. Sono cresciuti con la connettività digitale e si aspettano di usarla al lavoro. Pertanto, il reclutamento, la formazione e la comunicazione dovrebbero avere una componente digitale. Creare un’azienda che sia supportata da sistemi digitali è la chiave per reclutare e trattenere talenti.

Self-Service for benefit

I millennials si aspettano di ricevere informazioni e opzioni relative ai loro benefit, preferibilmente tramite piattaforme digitali e vogliono avere l’autorità di prendere le proprie decisioni. È fondamentale fornire ai dipendenti opzioni accessibili per consentire loro di personalizzare i loro benefit.

Vediamo ora il “menù” dei benefit e come vengono valutati dai millennials e dai baby boom:

  • Assicurazione sanitaria. Lo studio EBRI ha scoperto che l’assicurazione sanitaria è considerata come il più importante benefit per tutte le generazioni. Nonostante questo, il 67% dei baby boomers vede l’assicurazione sanitaria come il vantaggio più importante, mentre solo il 60% dei millennials lo considera davvero importante.
  • Piano di risparmio pensionistico. I risultati sono un po’ mescolati qui. Mentre lo studio EBRI ha scoperto che i millennials apprezzano meno i piani di risparmio di pensione di altre generazioni, un rapporto di Fidelity Investments ha rilevato che i millennials hanno aumentato la loro percentuale di risparmio dal 5,8% al 7,5%. Nonostante la recente accelerazione dei risparmi di pensionamento per millennials, i baby boomer continuano a risparmiare il massimo – quasi il 10% dei loro stipendi.
  • Paid time off. Questo è il punto che i millennials valorizzano di più, secondo lo studio EBRI. Infatti, il 12% dei millennials valuta il PTO più di qualsiasi altro benefit, rispetto al 6 per cento dei baby boom.
  • Assicurazione sulla vita. Solo un piccolo 1% dei baby boomers ha considerato l’assicurazione sulla vita come il vantaggio più importante, rispetto al 5% delle millennials.
  • Possibilità di scegliere il benefit. Più di ogni altra generazione, i millennials si aspettano di poter scegliere tra un elenco di benefit. I millennials sono anche molto più disposti rispetto ad altri a prendere una somma forfettaria di soldi per acquistare i propri benefit.

In altre parole, ciò che interessa i baby boomers non sempre interessa anche i millennials.

I leader delle risorse umane che vogliono assumere e trattenere i millennials dovrebbero offrire la possibilità di scegliere i loro benefit aziendali.

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