Cos’è la qualità della vita sul posto di lavoro e come può essere raggiunta?
Il lavoro è una parte molto importante nella vita di tutti. La maggior parte delle persone trascorrono più tempo al lavoro che a casa con le loro famiglie o dedicandosi ad un hobby. Trovare un equilibrio tra la vita personale e professionale è da sempre considerato un elemento importante, pertanto è fondamentale conoscere come poter sviluppare questo equilibrio e aumentare il livello di soddisfazione.
Nonostante sia sempre stato nella natura umana valutare il proprio benessere nello svolgimento delle attività quotidiane, gli specialisti affermano che il termine “qualità della vita sul posto di lavoro” è stato utilizzato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1970, quando le aziende statunitensi hanno cercato di superare i loro concorrenti (principalmente le aziende giapponesi), aumentando la motivazione dei propri dipendenti.
L’espressione “la qualità della vita sul posto di lavoro” può essere identificata come il livello di soddisfazione relativamente all’attività svolta e all’ambiente aziendale. Lavorare in un ambiente organizzativo di qualità promuove un senso di sicurezza, di sviluppo personale e professionale tra i dipendenti.
L’elenco che segue contiene sei suggerimenti indirizzati ai responsabili delle risorse umane per promuovere la qualità della vita sul posto di lavoro:
Spiegare i concetti e i benefici della qualità della vita sul posto di lavoro
I vantaggi per le aziende che adottano il concetto “ la cultura della qualità della vita sul posto di lavoro”, sono innumerevoli. Un incremento della produttività, dell’attenzione, della motivazione e un miglior ambiente organizzativo portano ad una diminuzione delle spese relative alla salute e ai tassi di turnover, aumentando la conservazione dei talenti e i profitti.
I professionisti ottengono anche molti vantaggi: il riconoscimento per il loro operato, un ambiente di lavoro sano e stimolante, maggiore tempo libero, un miglioramento della dieta, una maggiore attenzione verso l’esercizio fisico, più creatività, l’accesso ad attività che migliorano il benessere e così via.
Si può iniziare incoraggiando il maggior numero possibile di professionisti a cambiare il loro comportamento partendo dalle cose piccole cose, incentivandoli, per esempio, a fare le scale anziché l’ascensore, o ad usare la bicicletta invece di prendere l’auto, bere più acqua e mangiare pasti equilibrati ogni 3 ore.
Adottare un orario flessibile
La flessibilità promuove anche un aumento dell’impegno e della responsabilità. Inoltre, riduce il numero di assenze e l’ammontare delle ore extra, in quanto è possibile gestire il proprio tempo nel migliore di modi.
Home office è un’altra soluzione. Diverse aziende già consentono ai propri dipendenti di lavorare da casa, o in un luogo a loro scelta durante uno o un paio di giorni alla settimana. Questo permette al professionista di lavorare in modo più concentrato, senza interruzioni da parte dei colleghi e disturbi dovuti al rumore dell’ufficio.
Meno tempo speso nel pendolarismo significa più ore trascorse con la famiglia, più tempo per gli hobby e per gli esercizi, più momenti con gli amici, più ore di sonno, tutto questo rende un dipendente più felice.
Investire in programmi di benefit
L’azienda è in grado di offrire ai dipendenti delle partnership specifiche o rendere disponibile delle attività come massaggi, yoga e rilassamento, sedute con esercizi legati all’ergonomia, manicure e accesso alla palestra. E ‘anche comune formare dei gruppi aziendali per la corsa e / o per andare in bicicletta.
E ‘interessante inoltre promuovere campagne di sensibilizzazione riguardanti una sana alimentazione, il controllo del fumo, controlli preventivi per il cancro (Blu novembre, Ottobre rosa), stile di vita sedentario, stress e altro.
Non esiste un modello unico per un programma di benessere che funziona per tutte le aziende. Il programma da attuare deve adattarsi al profilo dei dipendenti della società, alla loro cultura e alla posizione. Qualunque azione sia inclusa nel programma, la cosa importante è quella di incoraggiare le persone ad adottare sane abitudini che portano ad avere una vita più serena e felice.
Offrire benefit completi
Al giorno d’oggi, oltre alle partnership con le palestre e con le cliniche, è possibile fornire molti più benefit che incontrano le esigenze dei dipendenti che lavorano o che vogliono fare esercizio sia vicino a casa che all’ufficio (accesso a palestre in diverse città, in Italia e all’estero). Nelle strutture convenzionate non è solo disponibile l’allenamento con i pesi, le palestre offrono varie attività sportive, permettendo agli utenti di fare ciò che vogliono e dove vogliono.
I risultati hanno dimostrato che le aziende che forniscono benefit completi riducono i tassi di inattività, riducono il colesterolo, BMI, rischi di malattie cardiovascolari e l’obesità e questo permette di conseguenza una riduzione delle spese sostenute dall’aziende in merito all’assicurazione sanitaria e all’assenteismo.
Riconoscere i propri dipendenti
Investire in corsi e nella formazione mostra l’impegno della società nella crescita professionale dei propri dipendenti. Quando i dipendenti sono più preparati, lavorano in modo più efficiente e forniscono risultati superiori rispetto alla concorrenza. Premi e bonus sono anche ottimi modi per riconoscere gli sforzi dei dipendenti.
Inoltre, una maggiore motivazione dei lavoratori e la loro soddisfazione si riflette in aumento della soddisfazione del cliente.
Le azioni svolte nell’investimento di programmi per il dipendente diminuiscono il turnover, attraggono e trattengono nuovi talenti, oltre ad aumentare la percezione del dipendente dell’elevato valore aggiunto dei benefit forniti dalla società.
Mostra quanto sei strategico
Prima di implementare un progetto sulla qualità della vita in ambito lavorativo, bisogna sviluppare un piano per dimostrare che l’area delle Risorse Umane è molto più di un ufficio di supporto, in realtà è un’area estremamente strategica per l’azienda. Il progetto che verrà implementato deve soddisfare gli obiettivi aziendali e contribuire al raggiungimento di risultati straordinari.
Prima di tutto è necessario definire il punto zero, ossia determinare, analizzare e raccogliere le metriche. Per esempio, possedere i risultati di un’indagine che contiene i dati legati alla mancanza di attività fisica, al rischio cardiovascolare, all’indice di massa corporea, al tasso di colesterolo, ai risultati dei valori della pressione arteriosa, al peso di tutti i dipendenti che parteciperanno al programma. Dopo un certo tempo di attuazione del piano, bisogna ripetere l’indagine e le visite mediche per confrontare i risultati con i dati iniziali.
Inoltre, è necessario raccogliere anche i dati prima e dopo che venga attivato il programma, come ad esempio i dati legati all’assenteismo, al turnover e ai problemi di salute. Tutti questi risultati devono essere mostrati al senior management per mantenere attivo il programma “qualità della vita” per un lungo periodo.
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