Benessere mentale in azienda: una priorità (ancora troppo) sottovalutata
Data ultimo aggiornamento 14 apr 2025

Negli ultimi anni si è parlato molto di benessere in azienda. Programmi di welfare, iniziative di team building, convenzioni con palestre, workshop su abitudini sane. Eppure, una parte fondamentale di questo puzzle rimane ancora fragile e trascurata: il benessere mentale.
Il tema è emerso con forza durante e dopo la pandemia, ma oggi è diventato strutturale. Non è più solo questione di "salute", ma di strategie aziendali, cultura interna, attrattività per i talenti e sostenibilità nel lungo periodo.
Un dato su tutti:
👉 Il 49% dei dipendenti italiani afferma che lo stress lavorativo compromette il proprio benessere mentale e rappresenta la principale causa di problemi di salute emotiva.
Insieme a Serenis, piattaforma digitale di supporto psicologico, abbiamo raccolto numeri, riflessioni e strategie concrete in una guida gratuita rivolta a chi si occupa di HR e people management.
Impatto su produttività e retention
Il benessere mentale ha un impatto diretto su produttività, retention e clima aziendale. Le persone oggi si aspettano che l’azienda si prenda cura del loro benessere, non solo fisico ma anche emotivo. L’81% dei lavoratori italiani ritiene che il proprio datore di lavoro abbia la responsabilità di contribuire al miglioramento del loro benessere.
E ancora: 👉 Il 72% potrebbe valutare di lasciare un’azienda che non si preoccupa del proprio benessere.
Numeri che parlano chiaro: il benessere mentale è oggi uno dei principali driver di engagement, retention e produttività. In un mercato del lavoro sempre più competitivo, non supportare adeguatamente le persone può avere conseguenze tangibili, sia in termini di costi (turnover, assenteismo, quiet quitting), sia in termini di performance.
Non mente o corpo, ma mente e corpo
Una delle idee chiave esplorate nella nostra guida è che benessere fisico e benessere mentale non siano due percorsi separati, ma due facce della stessa medaglia. Se non dormiamo, se siamo cronicamente stressati, se non ci sentiamo supportati anche la nostra motivazione, concentrazione e capacità di collaborare vengono meno.
Ecco perché sempre più aziende stanno abbracciando un approccio olistico al wellbeing: una visione in cui la salute mentale non è un "extra", ma un pilastro fondamentale per costruire ambienti di lavoro sani, inclusivi e ad alto impatto.
Gli HR al centro del cambiamento
Per chi si occupa di persone in azienda, il ruolo diventa ancora più centrale. Non basta "parlare" di benessere mentale: servono strumenti, visione e iniziative concrete. Nella guida troverai esempi, buone pratiche e strategie pratiche per:
- Integrare il supporto psicologico nella cultura aziendale
- Sensibilizzare manager e team
- Migliorare l’accesso e la visibilità delle risorse esistenti
- Rafforzare il senso di ascolto e appartenenza
- Promuovere una cultura della sostenibilità lavorativa
In un contesto in cui lo stress lavorativo è tra le principali cause di malessere e turnover, non affrontare il tema del benessere mentale equivale a ignorare una delle leve più strategiche per la crescita aziendale.
Un approccio olistico, che metta davvero al centro le persone, può fare la differenza nel creare una cultura sostenibile, attrattiva e produttiva. Se sei HR o ti occupi di gestione delle persone, questo è il momento di agire in modo consapevole e strutturato.
📥 Scarica ora l’ebook realizzato con Serenis e scopri dati aggiornati, spunti pratici e soluzioni concrete per fare del benessere mentale un pilastro reale della tua cultura aziendale.

Categoria
Condividi

Il team editoriale di Wellhub supporta i responsabili delle risorse umane nella promozione del benessere dei loro dipendenti. I nostri studi, le analisi delle tendenze e le guide utili forniscono loro gli strumenti necessari per migliorare il benessere dei lavoratori in un mondo professionale in rapida crescita.