Sostegno alla Giornata Mondiale della Salute Mentale attraverso la meditazione
La Giornata Mondiale della Salute Mentale è un’iniziativa avviata nel 1992 su proposta della Federazione Mondiale per la Salute Mentale, che negli anni è cresciuta fino ad includere oggi membri provenienti da oltre 150 paesi in tutto il mondo. Ogni 10 ottobre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e altri partner del settore sanitario sensibilizzano l’opinione pubblica sulle malattie mentali, adoperandosi per incrementare le risorse a disposizione dei pazienti e migliorare il livello di accettazione sociale.
Secondo l’OMS, circa il 25% della popolazione soffrirà di un disturbo mentale o neurologico nel corso della propria vita, dato che rende le malattie mentali una delle patologie più comuni oggi esistenti. Esse costituiscono inoltre una delle principali cause di disabilità, assenteismo, perdita di produttività e costi sanitari. Nonostante la sua diffusione, secondo l’OMS solo un terzo circa delle persone affette da un disturbo mentale noto ricevono un trattamento e, come la maggior parte delle patologie croniche, le malattie mentali sono spesso insufficientemente diagnosticate.
L’accessibilità è uno dei maggiori ostacoli a un trattamento adeguato. Tuttavia, gli studi clinici dimostrano che la meditazione può offrire straordinari benefici per la salute mentale, oltre ad essere uno strumento alla portata di tutti, indipendentemente dal proprio vissuto o dalle proprie capacità.
Benefici della meditazione per la salute mentale
La meditazione presenta benefici immediati e a lungo termine, tra cui, a titolo esemplificativo ma non esaustivo:
- Sonno migliore
- Riduzione della frequenza cardiaca
- Potenziamento della funzione mnemonica
- Riduzione dei livelli ormonali e infiammatori correlati allo stress
- Maggiore consapevolezza di sé
- Controllo emotivo
- Miglioramento dell’attenzione
- Resistenza mentale
- Maggiore pazienza e tolleranza verso gli altri
- Affinamento dell’intelligenza emotiva
- Maggiori capacità di osservazione
- Maggiore ricettività e prospettiva
Cumulativamente, gli effetti fisiologici e mentali della meditazione possono alleviare i sintomi della malattia mentale. La depressione, ad esempio, è spesso caratterizzata da scarsa concentrazione, alterazione della memoria e disturbi del sonno, che possono migliorare con una regolare pratica di meditazione. Uno studio triennale condotto dall’University of Massachusetts Medical Center ha dimostrato una diminuzione costante e a lungo termine dei sintomi della depressione quando i partecipanti praticavano meditazione mindfulness ogni settimana.
Questi effetti benefici hanno anche un chiaro impatto fisiologico. Nel 2010, Sara W. Lazar, PhD, Ricercatrice associata presso il Dipartimento di Psichiatria del Massachusetts General Hospital e Professore assistente in Psicologia alla Harvard Medical School, è stata la prima a documentare l’aumento di densità di materia grigia nel cervello dopo 8 settimane di meditazione. Solo pochi anni dopo, nel 2018, i Dott. Benjamin Shapero e Gaëlle Desbordes hanno scoperto che 8 settimane di pratica meditativa possono determinare un cambiamento in 172 espressioni geniche.
Sebbene gli scienziati stiano ancora lavorando per capire in che modo la meditazione influisca sulla salute mentale, le evidenze cliniche sembrano sostenere ciò che i praticanti intuitivamente sanno da migliaia di anni: la meditazione è uno strumento di intervento efficace e incredibilmente versatile che agisce sulla salute del corpo e della mente.
Come funziona la meditazione?
Esistono molti tipi diversi di pratiche di meditazione, dalle meditazioni mindfulness guidate al kundalini yoga, alla meditazione zen (talvolta chiamata Zazen) e al Tai chi. Anche gli esercizi di respirazione per il rilassamento possono influenzare radicalmente lo stato emotivo e mentale di un soggetto.
Quando una persona si sente felice, ad esempio, la sua respirazione sarà regolare, profonda e lenta. Quando è ansiosa, il respiro sarà irregolare, superficiale e veloce. Queste risposte si verificano involontariamente quando una forza esterna, ad esempio una scadenza o una presentazione di lavoro, attiva il sistema nervoso simpatico.
Le emozioni di un individuo sono collegate alla sua respirazione e questa correlazione innata permette di contrastare una risposta di “attacco o fuga” e di pensare più chiaramente. Secondo un rapporto dell’Harvard Business Review, rallentare deliberatamente il proprio ritmo di respirazione segnala una condizione di rilassamento, il che contribuirà quindi a sentirsi più calmi e razionali.
Ecco un semplice esercizio di raccoglimento per dimostrare questa idea: inspira per quattro secondi, fai una breve pausa e poi espira per otto secondi. Continuando a seguire questo ritmo per 5-10 minuti dovresti iniziare a sentirti più rilassato.
Come iniziare a meditare al lavoro
Indipendentemente dal tipo di meditazione praticata, per ottenere i risultati migliori i dipendenti necessitano delle seguenti condizioni:
- Concentrazione
- Respirazione rilassata
- Un ambiente tranquillo
- Una posizione confortevole
- Una mente aperta
Per stimolare i dipendenti a praticare la meditazione, prendi in considerazione la possibilità di ingaggiare un istruttore che conduca una sessione di meditazione guidata. Un istruttore esperto rende la meditazione più strutturata e può insegnare ai principianti come iniziare. Inoltre, genera un effetto di responsabilizzazione e può contribuire a rafforzare lo stato di mindfulness fino a quando esso non diventa abituale.
Una delle meditazioni guidate più praticate si chiama scansione corporea. Per iniziare, l’istruttore chiede ai partecipanti di concentrarsi sull’estremità inferiore del loro corpo ed esplorare le sensazioni avvertite in quella zona. Potrebbe chieder loro se sentono tensione, dolore, irrigidimento, scioltezza, contratture, ecc. Poi, in genere, invita i partecipanti a riconoscere queste sensazioni, andando così a formare uno stato di consapevolezza nei confronti del proprio corpo e del momento presente. Successivamente, l’istruttore dirà al gruppo di visualizzare un senso di calore e rilassamento che si diffonde in tutta l’area. I partecipanti possono continuare questo esercizio prendendo in esame ogni parte del proprio corpo. Ad alcune persone piace immaginare un colore corrispondente al senso di calore, ad esempio un viola o blu dall’effetto rilassante.
Questa meditazione può essere associata a un semplice esercizio di respirazione per aiutare i dipendenti a regolare le proprie emozioni e gestire lo stress. È stato anche dimostrato che tale pratica allevia il dolore cronico, fattore che può incrementare la probabilità di sviluppare una malattia mentale.
Benefici per i dipendenti e salute mentale
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